Questo insegnamento
reciproco può avvenire in modi diversi. Ad esempio, studenti che hanno già
sviluppato una certa capacità possono insegnarla agli altri. E’ stato
ampiamente dimostrato che gli studenti possono insegnare ad altri studenti in
modo efficace, come se lo facessero insegnanti qualificati. Del resto, questo
concetto non sarà nuovo a che ha lavorato in scuole di campagna, in scuole
basate sul metodo Montessori, o in classe che comprendono bambini di età
diverse. In questi contesti, in cui studenti di varie età sono riuniti in una
sola classe, è abbastanza comune che alcuni studenti insegnino agli altri.
Ho avuto occasione
di osservare una classe di questo tipo in Israele. Qui, ho notato che una
ragazzina stava dando istruzioni a un bambino più o meno coetaneo. Poi, mentre
lui svolgeva alcuni problemi che lei gli aveva assegnato, la ragazzina si
voltava dall’altra parte per ricevere a sua volta istruzioni su un altro
argomento da parte di uno studente più grande. Tutti gli studenti nella classe
erano impegnati a dare e ricevere aiuto reciproco, tranne quattro di loro che
stavano lavorando direttamente con l’insegnante. Questi quattro avevano
esigenze di apprendimento particolari, e l’insegnante aveva tempo per occuparsi
personalmente dei loro bisogni in quanto gli altri studenti stavano comunque
imparando senza che dovesse essere coinvolta.
Marshall
B. Rosenberg, Educazione
che arricchisce la vita, Edizioni Esserci, Reggio Emilia 2005, p. 137-138