Prendimi
per mano e insegnami
di
nuovo ciò che ho disimparato.
Insegnami
quanto è decisivo
il
gioco e quanto il riso, fammi
tornare
dentro quel paradiso
tutto
nostro che trasforma
ogni
scoperta in avventura:
l'emozione
fisica legata alla lettura
del
primo libro di fantasmi,
la
prima gavotta suonata
a
quattro mani, il nonsense
festoso
che di proposito confonde
ieri
e domani, la meraviglia
di
un corpo di fanciullo
esausto
dopo una partita.
Sì,
prendimi per mano:
dimostrami
che non è finita.
Franco Marcoaldi