Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

NEWS

Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber
Visualizzazione post con etichetta CRITICARE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta CRITICARE. Mostra tutti i post

lunedì 15 febbraio 2016

O GRANDE SPIRITO – Preghiera Sioux

O grande spirito, trattienimi dal giudicare e criticare un altro uomo finché non avrò camminato nei suoi mocassini per due settimane.


lunedì 9 novembre 2015

NON PARLO MALE DI NESSUNO - Dale Carnegie (1888-1955)


Benjamin Franklin, così irruente da giovane, divenne tanto diplomatico da vecchio e così abile nel trattare la gente, che venne mandato in Francia come ambasciatore. Il segreto del suo successo? Svelò: “Non parlo male di nessuno e dico di tutti tutto il bene possibile”.
Tutti gli sciocchi sono capaci di condannare, criticare, recriminare; e la maggior parte lo fa. Ma ci vuole carattere e autocontrollo per capire e perdonare.

Dale Carnegie, Come trattare gli altri e farseli amici, 1936, ed. it. Bompiani, Milano 2001, p. 37.

sabato 7 novembre 2015

GIUDICARE – Mariapia Veladiano


Mi piacerebbe pensare che mai mi capiterà di non fare quel che dovrei fare e invece non posso pensarlo perché so che è troppo facile qui alla finestra protetta del mio affaccio luminoso sulla piazza delle Erbe, pulita e senza uomini, bambini e donne in pericolo ma chissà se penserei gli stessi pensieri con il suolo che si apre e il mondo che si rovescia, o semplicemente con l'anima squarciata da un'offesa che non immaginavo.
Eppure, penso, si deve credere che dobbiamo provare, e provare e provare e coltivare la fede che possiamo essere quel che dobbiamo, in nome dell'altro e perché pareti sottili, molto sottili ci dividono dalla vita e dalla morte di chi ci sta accanto.
Eppure capisco che si può non farlo. Per nascondere una cosa, piccola cosa, o per paura o perché il mio spirito si è incagliato per un momento, solo un momento. Penso che bisogna non lasciar perdere nulla, punire certo per quel che offende la vita mia e di tutti, ma soprattutto capire e capire e capire come questo non fare può capitare e coltivare un mondo in cui possa capitare poco, pochissimo. E penso che il mare di tremende parole che tutti i giorni diciamo, e di tempo che sprechiamo a dir male, ci può sommergere.
Che il giudizio è la nostra morte anticipata.
Mariapia Veladiano, Ma come tu resisti, vita, p. 45.


venerdì 6 novembre 2015

LA NEVE SUL TETTO DEL VICINO - Dale Carnegie (1888-1955)




Conoscete qualcuno che vorreste cambiare, rimettere in riga, migliorare? Bene, bella cosa. Ma perché non cominciate da voi stessi? Da un punto di vista squisitamente egoistico, dà molto più profitto che migliorare gli altri e fa anche meno danni. “Non lamentatevi della neve sul tetto del vicino, se non l’avete ancora spalata via dal vostro uscio” diceva Confucio.
Dale Carnegie, Come trattare gli altri e farseli amici, 1936, ed. it. Bompiani, Milano 2001, p. 29


venerdì 30 gennaio 2015

LA VOCE CHE CI SFINISCE - Pierre Lévy


L'«io» è proprio ciò che non smette di dire a mezza voce «non dovresti... fai male... dovresti invece... ecc.». Questa voce maledetta che si è stabilita al centro del nostro essere usurpa il posto dell'anima, si fa passare per lei. Ma invece di una natura di scintilla ha il carattere di una doccia fredda che ci sfinisce. Siamo diventati questa doccia fredda. Tutti coloro che ci criticano, ci colpevolizzano, ci demoralizzano si appoggiano su questa voce che tradisce la nostra vita dall'interno.
Inutile farla tacere. Accontentiamoci di sentirla in maniera distinta e di riconoscerla per ciò che è: il nostro incubo nemico. Perde il suo potere dal momento in cui viene riconosciuta.
Pierre Lévy, Il fuoco liberatore, Luca Sossella Editore, 2000.


venerdì 30 maggio 2014

COME FARE DI UNA MOSCA UN ELEFANTE - Barbara Berckhan


La collera ci porta a fare di una mosca un’intera mandria di elefanti. Finché siamo in suo potere, infatti, la percezione risulta distorta. Il motivo del fastidio ci appare molto più grave di quanto sia in realtà. Un errore trascurabile si trasforma in un danno irreparabile, una piccola disattenzione in una catastrofe. Cosa succede se affrontiamo la questione in preda a questa percezione distorta e avanziamo alla persona interessata le nostre lamentele?
Finché siamo incolleriti, molto probabilmente reagiremo in maniera spropositata. Esagereremo nell’esternare all’altro il nostro malcontento. Solo una volta ritornati calmi, ossia dopo aver superato la fase di arrabbiatura, possiamo valutare a mente lucida l’effettiva entità del danno.
Barbara Berckhan, Piccolo manuale per imparare a fare e a ricevere critiche, Feltrinelli, Milano 2014, p. 45


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...