Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber
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venerdì 27 marzo 2015

NON SONO UN’AQUILA - Adriano Campiello

Non sono
un’aquila
che solo sulle cime
chiude l’ali:
sono un uccello
che si posa sugli alberi.
E non canto
per tutti, ma per voi
che, come me,
amate
questo dolce paese.

Adriano Campiello – 9 novembre 1976, “Un grande amore”, Posina (VI) 1983.

mercoledì 5 novembre 2014

IL SAPIENTE – Franco Continolo


La mitezza-fortezza è un ideale perseguibile da tutti. Non tutti possono essere capi, ma forse tutti possono essere sapienti, essendo il sapiente contraddistinto non dalla quantità di sapere o dalla capacità speculativa, ma dal vivere per la verità, per la ragione, per la volontà di Dio.

Barbara Spinelli, Il soffio del mite, p. 32.

lunedì 3 novembre 2014

IL FIORE DELLA MITEZZA – Barbara Spinelli


Il mite è il contrario del prepotente: non urla, non impugna coltelli, non ricorre al sostegno di bravi o mafiosi, non fa propaganda alla televisione, non ostenta la mitezza quasi indossasse una maschera dietro cui sta, in appostamento, il ghigno della sopraffazione.
Ma non è neppure remissivo, e tantomeno rassegnato o apatico o inerte. Umiltà e mansuetudine sono la terra che consente al fiore della mitezza di germogliare, non possiamo farne a meno come non si può fare a meno della creta di cui è fatto l’uomo.
Ma non sono ancora il fiore.

Barbara Spinelli, Il soffio del mite, p. 18-19.

domenica 2 novembre 2014

IL SOFFIO DEL MITE - Barbara Spinelli


Il mite lo si nota per come incede, per il tono della voce, per come traversa l'oscuro, forte di una luce che non si sa bene da dove venga, un po' come accade al vento di Nicodemo: non gli viene dall'alto ma emana, sbalorditiva, dalla terra. Il mite non è nei cieli ma quaggiù, tra noi: è uno di noi.
Ci deve pur essere un motivo per cui riceve in eredità non il cielo ma la terra. Il mite è attivo, prima e dopo la prova, e anche se la sua condotta non è aggressiva, egli non accetta il male quotidiano, ma alla forza racchiusa nel male oppone un'energia di natura diversa ma egualmente intensa: una forza concentrata, riluttante all'aggressione ma non priva di ribellione.

Barbara Spinelli, Il soffio del mite, Ed. Qiqajon, Magnano 2012.
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