Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber
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domenica 19 ottobre 2014

UN PO’ D’ARGENTO – Bruno Ferrero


"Rabbì, che cosa pensi del denaro?" chiese un giovane al maestro.
"Guarda dalla finestra", disse il maestro," cosa vedi?".
"Vedo una donna con un bambino, una carrozza trainata da due cavalli e un contadino che va al mercato".
"Bene. Adesso guarda nello specchio. Che cosa vedi?".
"Che cosa vuoi che veda rabbì? Me stesso, naturalmente".
"Ora pensa: la finestra è fatta di vetro e anche lo specchio è fatto di vetro. Basta un sottilissimo strato d'argento sul vetro e l'uomo vede solo se stesso".
Bruno Ferrero, L’importante è la rosa


lunedì 16 giugno 2014

DEBITI E CREDITI SCOLASTICI – Maurizio Pallante


L’altro giorno mio figlio è tornato a casa da scuola dicendo che aveva tre debiti. «Figliolo – ho balbettato – e adesso come facciamo a pagarli?»
Debiti e crediti scolastici. Dopo aver colonizzato tutto il territorio dei beni materiali e gran parte del territorio dei servizi, la mercificazione ha inviato le sue avanguardie nel territorio del pensiero. Non penserai più se non in termini quantitativi e con parametri monetari.
Se sai, hai un titolo in più nel tuo portafoglio, che potrai spendere al momento opportuno. Hai fatto un investimento fruttifero nella borsa del sapere. Ma, attenzione, non tutti i titoli hanno lo stesso valore. Alcuni sono più quotati e danno più crediti, altri sono meno quotati e danno meno crediti. Prima d’investire chiedi il prospetto informativo.
Se non sai, hai uno o più debiti da recuperare, che nessuno però verrà mai a esigere. E’ come con le tasse: vige il condono. Tanto, meno sai e meno pensi, meno pensi e più sei plasmabile sulle esigenza della crescita: produrrai sempre più merci per poterne consumare sempre di più, e consumerai sempre più merci per poterne produrre sempre di più, senz’altro orizzonte davanti a te.
Misurare il sapere in debiti e crediti ti farà capire da subito, che nella vita il denaro è la misura di tutto.
Maurizio Pallante, La decrescita felice, Roma, Editori Riuniti, 2005, 11-13 passim


mercoledì 2 ottobre 2013

IL DENARO - Chiara Frugoni



In una società in cui era il denaro che regolava l’accesso ai beni, i frati, bandendone l’uso rifiutavano di accordargli una funzione nella loro vita. Non entravano nel sistema dei legami e dei favori, delle elargizioni e dei donativi, non contraevano alcun debito di gratitudine rispetto alla carità altrui; rimanevano completamente liberi e indipendenti.
Il denaro, fonte di tesaurizzazione, sviluppava invece un sistema costruito sul guadagno, sistema che non si curava delle rovine che provocava lasciando famiglie sul lastrico, persone strozzate da debiti usurai, indigenti e miserabili accalcati negli ospizi o sulle strade.
Eppure anche i ricchi assisiani erano cristiani, ma ritenevano sufficiente regalare ogni tanto qualche soldo, fare la carità e sentirsi buoni, senza chiedersi se la mano che verso di loro si tendeva fosse stata obbligata a quel gesto dalla propria, poggiata invece sulla borsa appesa alla cintura.

Chiara Frugoni, Storia di Chiara e Francesco, p. 43
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