Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber
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giovedì 23 luglio 2015

ALLA RADIO – Gianrico Carofiglio


C’erano le dediche, fra le quali una rimarrà per me indimenticabile:

«Questo pezzo è dedicato alla piccola Ledi Daiana, che è nata ieri, e ai suoi stupendi genitori Vito e Maddalena. Abbiamo al telefono papà Vito. Ma qual è il vero nome della bambina, Vito?» Pausa interdetta, quella di chi pensa che il suo interlocutore sia un po’ scemo e dunque faccia domande sceme, poi: «Ledi Daiana. Quello è il nome. Ledi Daiana Recchimurzo, datosi che io mi chiamo Recchimurzo Vito».

Gianrico Carofiglio, La regola dell’equilibrio, Einaudi, Torino 2014.


lunedì 18 maggio 2015

L’INCONTRO CON ALTRI MONDI - Massimo Recalcati


Il trauma della Scuola impone un taglio, una frattura, una separazione del soggetto dalla cultura e dalla lingua della sua famiglia. In nessun modo, infatti, la famiglia può esaurire l’orizzonte del mondo. L’obbligo della Scuola segna l’uscita necessaria del soggetto dalla famiglia e il suo possibile incontro con altri mondi: è l’obbligo dell’esilio, del passaggio dalla lingua madre alla lingua dell’alfabeto o alle altre lingue perché senza traduzione, come direbbe Benjamin, non c’è sopravvivenza.

Massimo Recalcati, L’ora di lezione, Einaudi, Torino 2014.

mercoledì 27 agosto 2014

DOPO COELHO – Patrizia Malachin


Da quando hai riproposto nel tuo blog alcuni passi di "L'alchimista", ho voluto, a distanza di più di vent'anni, rileggermelo e rivedere tutte le frasi che in quel frangente avevo evidenziato.
A quella giovane età, per me era importante imparare ad ascoltare il mio cuore, non aver paura di desiderare, avere la forza e la volontà di realizzare la mia leggenda Personale.
Perché se è vero che quando si desidera qualcosa, "tutto l'Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio", allora dovevo imparare a cambiare le cose nella vita, seguendo i segnali del Linguaggio del Mondo, non cadendo nella tentazione dell'abitudine, non piangendo dinanzi alle delusioni e ingiustizie.
Adesso rileggo questo libro con altri occhi e da esso, riguardando a ritroso il mio cammino, traggo altri messaggi importanti come: "Ricordati di sapere sempre quello che vuoi" (p.69); "Quando si prende una decisione, in realtà si comincia a scivolare in una forte corrente che ti porta verso un luogo mai neppure sognato al momento di decidere". "...Il percorso sarà sempre un mistero" (p.81).
E spesso mi ammonisco dall'evenienza di convivere in periodi di stasi e di apparente tranquillità con l'idea di: "Non voglio cambiare, perchè non so come cambiare. Ormai sono troppo abituata a me stessa" (p.70).
Se prima mi rispecchiavo nei panni del pastore andaluso, ora, dismesse queste vesti, dovrò rivestire il ruolo dell'Alchimista. Il mio orgoglio di genitore sarà, dunque, quello di aiutare i miei figli ad ascoltare il loro cuore, a imparare quel linguaggio universale fatto di segni per vivere nel mondo realizzando se stessi, senza la paura di fallire. Ciò che loro impareranno, diverrà la loro eredità.

Patrizia Malachin

mercoledì 20 agosto 2014

IL LINGUAGGIO DEL MONDO - Paulo Coelho

Ed era lì, il linguaggio puro del mondo, senza alcuna spiegazione, perché l'universo non aveva bisogno di spiegazioni per proseguire il proprio cammino nello spazio senza fine. Tutto ciò che il ragazzo capiva in quel momento era che si trovava di fronte alla donna della sua vita e anche lei, senza alcun bisogno di parole, doveva esserne consapevole. Ne era certa più di quanto lo fosse di ogni altra cosa al mondo, anche se i genitori, e i genitori dei genitori, le avevano sempre detto che, prima di sposarsi, bisognava frequentarsi, fidanzarsi, conoscersi, e avere del denaro. Ma, forse, chi lo affermava non aveva mai conosciuto il linguaggio universale: perché, una volta che vi si penetra, è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono state scritte dalla stessa Mano: la Mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole. Perché, se tutto ciò non esistesse, non avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità.
Paulo Coelho, L’alchimista, 1988, ed. it. Bompiani, Milano 1995, P. 108.


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