Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

NEWS

Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber
Visualizzazione post con etichetta GANDHI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta GANDHI. Mostra tutti i post

domenica 17 giugno 2018

CIO’ IN CUI CREDI SARA’ IL TUO DESTINO – Mahatma Gandhi




Le tue credenze diventano i tuoi pensieri.

I tuoi pensieri diventano le tue parole.

Le tue parole diventano le tue azioni.

Le tue azioni diventano le tue abitudini.

Le tue abitudini diventano i tuoi valori.

I tuoi valori diventano il tuo destino.


Mahatma Gandhi

mercoledì 8 aprile 2015

PERCHE’ LE PERSONE GRIDANO? – Mahatma Gandhi


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
“Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?”
“Gridano perché perdono la calma” disse uno di loro.
“Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?” disse nuovamente il pensatore.
“Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti” replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: “Allora non è possibile parlargli a voce bassa?”
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
“Voi sapete perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro.
D’altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano.
E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E’ questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano.”
Infine il pensatore concluse dicendo:
“Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare.”
Mahatma Gandhi

giovedì 15 gennaio 2015

LA VERITA’ – Mahatma Gandhi


La verità risiede in ogni cuore umano, e qui bisogna cercarla; bisogna lasciarsi guidare dalla verità quale ciascuno la vede.
Ma nessuno ha il diritto di costringere gli altri ad agire secondo la propria visione della verità.

Mahatma Gandhi


mercoledì 14 gennaio 2015

LA NON VIOLENZA – Mahatma Gandhi



La somma dell’esperienza dei saggi del mondo è a nostra disposizione e lo sarà per tutto il tempo a venire.
Non vi sono molte verità fondamentali, ma una sola verità fondamentale che è la Verità stessa, conosciuta altrimenti come Non-violenza.
La non-violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito.

Mahatma Gandhi

martedì 13 gennaio 2015

LA BATTAGLIA DELLA VITA – Mahatma Gandhi


Apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l'odio con l'amore, la menzogna con la verità, la violenza con l'abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un bambino.

Mahatma Gandhi

 


domenica 11 gennaio 2015

LA CASA APERTA – Mahatma Gandhi


Non voglio che la mia casa sia circondata da mura e che le mie finestre siano sigillate.
Voglio che le culture di tutti i paesi possano soffiare per la mia casa con la massima libertà.
Ma mi rifiuto di essere cacciato via da chiunque.

Mahatma Gandhi

domenica 7 aprile 2013

DIVENTIAMO NOI STESSI IL CAMBIAMENTO - Patrizia M.



Sento ancora vivo l'eco del tuo messaggio pasquale: un bellissimo augurio!
Le profezie e i pronostici ci hanno distratto e la nostra attenzione è stata rivolta sempre con tanta apprensione alle calamità naturali: alla troppa abbondanza di pioggia, alle frequenti frane e alluvioni, alle inaspettate scosse di terremoto.
Se siamo sensibili ai fenomeni della Natura, non di certo trascuriamo quegli eventi sociali, economici, politici che determinano e scrivono la "nostra storia", la storia dell'Umanità.
E'stato singolare il gesto di Papa Benedetto XVI, cioè dimostrare a tutti che non si può essere legati al fascino del potere. Lui umilmente ha rinunciato alla sua carica e ha lasciato che un altro suo fratello, con maggiori forze fisiche, fosse il Pastore in cammino con la Chiesa del mondo. Entrambe sono due persone straordinarie che hanno percepito il malessere della gente generato dalla grande crisi economica che sta sconvolgendo diverse nazioni.
Al momento, non si fanno avanti veri capi politici capaci di gestire la grave situazione del Paese. Sono troppo impegnati a litigare, a pensare solo alle campagne elettorali, alle nuove elezioni, ma non sanno scegliere fra di loro il vero uomo politico (ammesso che ci sia) che sappia governare senza seconde finalità o intrighi di potere.
Ora mi chiedo, però, interpretando le parole di Gandhi, come possiamo diventare noi stessi il cambiamento che desideriamo vedere.
Forse ci vuole un altro segno forte dal Cielo.
Patrizia M.

venerdì 7 settembre 2012

DIO NON HA RISERVE - Mahatma Gandhi


Dio non ha riserve per il futuro. Egli non crea mai più dello stretto necessario in quel momento. Perciò se confidiamo nella sua provvidenza dobbiamo essere sicuri che Egli ci darà ogni giorno il nostro pane quotidiano, ossia tutto ciò che ci occorrerà. I santi e i devoti che sono vissuti con una simile fede ne hanno sempre sperimentato la fondatezza. La nostra ignoranza o negligenza della legge divina che dà all'uomo ogni giorno il suo pane quotidiano e niente più, ha provocato le ineguaglianze e le conseguenti miserie. I ricchi possiedono molte cose superflue di cui non hanno bisogno, che vengono così trascurate e sprecate, mentre milioni di persone muoiono di fame per mancanza di cibo...
Nell'attuale situazione il ricco è tanto insoddisfatto quanto il povero. Il povero vorrebbe diventare milionario e il milionario vorrebbe diventare multimilionario. I ricchi invece dovrebbero prendere l'iniziativa e privarsi dei propri beni allo scopo di accontentare tutti...
La civiltà nel vero senso della parola, non consiste nel moltiplicare i bisogni, bensì nel ridurli volontariamente e deliberatamente...
Dobbiamo ricordare che il non-possesso è un principio che può essere applicato sia ai pensieri che alle cose.

Mahatma Gandhi, La resistenza nonviolenta, Roma 2000, p 52-53

giovedì 24 maggio 2012

INSEGUIRE IL VENTO - Mahatma Gandhi



La civiltà, nel vero senso della parola, non consiste nel moltiplicare i bisogni, ma nel limitarli volontariamente. E’ il solo mezzo per conoscere la vera felicità e renderci più disponibili verso gli altri.
Una minima quantità di benessere e confort è necessaria, ma, passato questo limite, ciò che ci dovrebbe aiutare diventa una fonte di disagio.
Voler creare un numero illimitato di bisogni per dovere in seguito soddisfarli è solo inseguire il vento.
Questo falso ideale non è che una trappola.

Mahatma Gandhi

domenica 20 maggio 2012

PERCHE’ LE PERSONE GRIDANO - Mahatma Gandhi


Un giorno un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?".
"Gridano perché perdono la calma", rispose uno di loro.
"Ma perché gridare, se la persona sta al suo lato?", disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti", replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?".
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che, quando due persone sono arrabbiate, i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono, tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E, quando l'amore è più intenso, non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano!".
Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete, non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare".

sabato 12 novembre 2011

QUANTE COSE DI CUI NON HO BISOGNO! - Tiziano Terzani

 Foto di Tiziano Terzani
Con la sua pretesa scientificità, l'economia si sta mangiando la nostra civiltà creando attorno a noi un deserto dal quale nessuno sa come uscire. Meno di tutti gli economisti.
Ma il modo c'è, dico io. E, tanto per restare nel tema di questi giorni, ripropongo la mia vecchia idea: essendo fallite tutte le rivoluzioni, l'unico modo per non farsi consumare dal consumismo è quello di digiunare, digiunare da qualsiasi cosa che non sia assolutamente indispensabile, digiunare dal comprare il superfluo. Se venissi ascoltato sarebbe la fine dell'economia. Ma se l'economia continua a imperversare come fa, sarà la fine del mondo. Basta guardare questa piccola isola dove nel giro di pochi anni le foreste sono state tagliate e le spiagge cementificate in nome del progresso e dello sviluppo economico!
Per l'economia è una «buona notizia» che la gente compri di più, costruisca di più, consumi di più. Ma l'idea degli economisti che solo consumando si progredisce è pura follia. E’ così che si distrugge il mondo, perché alla fine dei conti consumare vuol dire consumare le risorse della Terra. Già oggi usiamo il 120 per cento di quel che il globo produce. Ci stiamo mangiando il capitale. Che cosa resterà ai nostri nipoti?
Gandhi nel suo mondo semplice, ma preciso e morale, lo aveva capito quando diceva: «La Terra ha abbastanza per il bisogno di tutti, ma non per l'ingordigia di tutti».
Grande sarebbe oggi l'economista che ripensasse l'intero sistema tenendo presente ciò di cui l'umanità ha davvero bisogno. E non solo dal punto di vista materiale.
Siccome il sistema non cambierà da sé, ognuno può contribuire a cambiarlo... digiunando. Basta rinunciare a una cosa oggi, a un'altra domani. Basta ridurre i cosiddetti bisogni di cui presto ci si accorge di non aver affatto bisogno. Questo sarebbe il modo di salvarsi. Questa è la vera libertà: non la libertà di scegliere, ma la libertà di essere. La libertà che conosceva bene Diogene che andava a giro per il mercato di Atene borbottando fra sé e sé: «Guarda, guarda, quante cose di cui non ho bisogno!»
Quello di cui oggi abbiamo tutti bisogno è la fantasia per ripensare la nostra vita, per uscire dagli schemi, per non ripetere ciò che sappiamo essere sbagliato.
Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, p. 245-246

venerdì 9 settembre 2011

2. COME INSEGNARE - Franco Venturella



"Finché porterai un sogno nel cuore
non perderai mai il senso della vita"
Mahatma Gandhi


Non basta affermare che il modo di apprendere dei ragazzi è cambiato rispetto al passato: occorre trovare insieme i modi nuovi attraverso cui è resa possibile l’acquisizione di conoscenze e competenze da parte degli alunni.
La questione metodologica, dunque, diventa centrale e strategica: il successo formativo, il raggiungimento degli obiettivi passa attraverso il “come” comunicare il sapere, come motivare i ragazzi e suscitare interesse verso contenuti spesso lontani dalla loro esperienza di vita, come far apprendere un metodo di studio efficace, soprattutto in un contesto socio-culturale dispersivo, che non abitua i soggetti alla concentrazione e alla fatica.
Un aspetto importante, della cui mancanza si lamentano spesso i docenti, è quello del metodo di studio da far acquisire agli alunni. Un metodo si apprende con l’esercizio progressivo ed è strettamente legato alle discipline. Se i ragazzi non hanno metodo, devono poterlo apprendere nella scuola, attraverso la sapiente guida dei docenti.
La riforma insiste sulla necessità di privilegiare la didattica laboratoriale, che si fonda sul coinvolgimento e sulla partecipazione attiva del soggetto che apprende.
Un’altra riflessione va fatta quando nella classe una percentuale elevata di alunni non raggiunge esiti positivi. Occorre chiedersi: come mai questo insegnamento non riesce a produrre i risultati attesi? Ci possono essere varie risposte, ma molto spesso la causa va fatta risalire alla scelta di un metodo non coerente con i processi di apprendimento degli alunni. In tale caso, occorre individuare nuove strategie e nuovi modelli organizzativi della didattica che consentano un graduale miglioramento dei risultati.
Per questo, ogni Istituzione scolastica è chiamata a diventare un laboratorio di ricerca, di riflessione, di sperimentazione, secondo quanto già previsto dalla Legge sull’autonomia. 

venerdì 31 dicembre 2010

LA TOLLERANZA - Mahatma Gandhi


Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza. 
Perciò, dato che non penseremo mai tutti nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola d’oro della nostra condotta è la tolleranza reciproca.

Mahatma Gandhi
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...