Tutto ciò conduce a quanto, nel gergo attuale, si è convenuto
di chiamare la fabbricazione «in serie», il cui scopo è quello di produrre la
maggior quantità possibile di oggetti, oggetti simili al massimo tra loro, e
destinati all’uso di uomini che si considerano tutti ugualmente simili; si
tratta con tutta evidenza, come dicevamo prima, del trionfo della quantità,
nonché, per la stessa ragione, di quello dell’uniformità.