Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

mercoledì 27 febbraio 2013

NEL PROFONDO DI TE STESSO - Lucio Anneo Seneca (4 a.C. - 65)



Credimi, la vera gioia è austera. I metalli vili si trovano in superficie: i più preziosi sono nascosti, invece, nelle viscere della terra, e procurano un compenso maggiore a chi ha la costanza di scavare. Quei beni di cui si compiace la massa dànno un piacere inconsistente e superficiale: ogni gioia che viene dall'esterno manca di fondamenta: questa, di cui ti parlo e alla quale cerco di condurti, è reale e si spiega più intensamente nell'intimo.
Ti prego, carissimo, fa' la sola cosa che può renderti felice: distruggi e calpesta questi beni, splendidi solo esteriormente, che uno ti promette o che speri da un altro; aspira al vero bene e godi del tuo.
Ma che cosa è "il tuo"?
Te stesso e la parte migliore di te. Anche il corpo, povera cosa, benché non se ne possa fare a meno, stimalo necessario più che importante; ci procura piaceri vani, di breve durata, di cui necessariamente ci pentiamo e che, se non li frena una grande moderazione, hanno un esito opposto.
Questo dico: il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura; ma è difficile tenere una giusta misura in quello che si crede un bene: solo il desiderio, anche intenso, del vero bene è senza pericoli.
Lucio Anneo Seneca (4 a.C. – 65), Lettere a Lucilio
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