disegno di Marie Cardouat
La sincronicità ci
costringe a liberarci della tirannia inconscia di un pensiero fondato sul
principio di causa ed effetto. Perché mai, ci si potrebbe chiedere, abbiamo
così radicata una visione dell’esistenza come catena di azioni e reazioni? Che
vantaggio possiamo trarre dal credere che ogni legame dipenda necessariamente
da rapporti di causa ed effetto?
Ritengo che il
pensiero causale ci dia l’illusione di avere un potere assoluto su ciò che ci
circonda e rafforzi in noi la sensazione di controllare il nostro destino,
fornendo una visione piuttosto lusinghiera del nostro io. Il pensare in termini
di causa ed effetto ci consente infatti di sentirci in grado di controllare la
situazione, di staccarci dal mondo “esterno” e di agire su di esso.
Secondo questa
prospettiva, a limitarci sono soltanto le conseguenze delle nostre azioni, ma
se le accettiamo saremo in grado di agire, e anche liberamente.
Robert
H. Hopcke, Nulla
succede per caso, Milano 2003, p. 31.