Alcuni insegnanti mi
hanno espresso una diversa preoccupazione: il timore che affidare a uno
studente il compito di insegnare stimoli la competizione, in quanto ciò darebbe
maggior potere a questo studente. Ma, in una classe in cui gli obiettivi di
apprendimento sono diversi, in cui non c’è una gerarchia di voti, è possibile
che uno studente possa insegnare un certo argomento, ma abbia bisogno di essere
aiutato in un altro, e quindi che offra e riceva aiuto contemporaneamente.
Per descrivere una
classe di questo tipo mi piace fare un’analogia tra l’insegnante e un agente di
viaggi, e tra gli studenti e i viaggiatori, forse perché viaggio molto e parlo
spesso con le agenzie di viaggi.
Un agente di viaggi
non mi dice dove devo andare, però a volte, se gli spiego quali sono le mie
esigenze, può consigliarmi qualche località che non conosco o a cui non avevo
pensato. Analogalmente, l’insegnante può offrire consigli, incoraggiare, ma non
dice agli studenti dove devono andare. E uno studente/viaggiatore può
raccontare a un altro di essere stato in un posto meraviglioso e invogliarlo ad
andarci anche lui.
Marshall
B. Rosenberg, Educazione
che arricchisce la vita, Edizioni Esserci, Reggio Emilia 2005, p. 139-140