Sarebbe come credere
che ciò che chiamiamo felicità sia uno stato di gioia permanente, cosa che non
esiste e non è mai esistita: se la gioia non è permanente ci saranno
sicuramente momenti di tristezza per qualcosa che si è perduto, per qualcosa
che manca, per un’assenza: tutto questo può portare ad un sentimento di
tristezza.
Mi lascia
indifferente il concetto di felicità, ritengo più importanti la serenità e
l’armonia. Il concetto di felicità presuppone che uno sia contentissimo, che se
ne vada in giro ridendo, abbracciando tutti, dicendo sono felice, che
meraviglia. E’ chiaro che anche un mal di denti gli toglierà la gioia e quindi
la felicità. Penso che la serenità sia una cosa diversa. La serenità ha molto
dell’accettazione, ma include anche un certo autoriconoscimento dei propri
limiti.
Vivere in armonia non
significa non avere conflitti, ma poter convivere con gli stessi serenamente.
Non voglio elevarmi ad esempio, ma io ora vivo in armonia con l’ambiente.