Francesco indicava un
modo di comportarsi davvero insolito, come ad esempio accogliere chiunque con
bontà, fosse pure un brigante.
Nuova è anche l’attenzione alla gioia, un tratto
tipicamente francescano, che il santo espresse poeticamente nel Cantico delle
creature, un inno di riconoscenza a Dio per quanto di meraviglioso ha donato
all’uomo.
Francesco sa guardare intorno a sé, anticipando di secoli il modo in
cui noi moderni apprezziamo la festosità di un campo fiorito.
Chiara Frugoni,
Storia di Chiara e Francesco, p. 47