La
terra ti suscita
vibrazioni
nel cuore: sei tu.
E
se la gente sa che sai suonare,
suonare
ti tocca, per tutta la vita.
Che
cosa vedi, una messe di trifoglio?
O
un largo prato tra te e il fiume?
Nella
meliga è il vento; ti freghi le mani
perché
i buoi saran pronti al mercato;
o
ti accade di udire un fruscìo di gonnelle
come
al Boschetto quando ballano le ragazze.
Per
Cooney Potter una pila di polvere
o
un vortice di foglie volevan dire siccità;
a
me pareva fosse Sammy Testa-rossa
quando
fa il passo sul motivo di Toor-a-Loor.
Come
potevo coltivare le mie terre,
-
non parliamo di ingrandirle -
con
la ridda di corni, fagotti e ottavini
che
cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa,
e
il cigolìo di un molino a vento - solo questo?
Mai
una volta diedi mani all'aratro,
che
qualcuno non si fermasse nella strada
e
mi chiedesse per un ballo o una merenda.
Finii
con le stesse terre,
finii
con un violino spaccato -
e
un ridere rauco e ricordi,
e
nemmeno un rimpianto.
THE EARTH keeps some vibration going
There in your heart, and that is you.
And if the people find you can fiddle,
Why, fiddle you must, for all your life.
What do you see, a harvest of clover?
Or a meadow to walk through to the river?
The wind’s in the corn; you rub your hands
For beeves hereafter ready for market;
Or else you hear the rustle of skirts
Like the girls when dancing at Little Grove.
To Cooney Potter a pillar of dust
Or whirling leaves meant ruinous drouth;
They looked to me like Red-Head Sammy
Stepping it off, to “Toor-a-Loor.”
How could I till my forty acres
Not to speak of getting more,
With a medley of horns, bassoons and piccolos
Stirred in my brain by crows and robins
And the creak of a wind-mill—only these?
And I never started to plow in my life
That some one did not stop in the road
And take me away to a dance or picnic.
I ended up with forty acres;
I ended up with a broken fiddle—
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Edgar
Lee Masters, Antologia di Spoon River, trad.
Fernanda Pivano, Einaudi, Torino 1943, 1947, ed. 1971, p. 63