«Trasformare ogni
“così fu” in un “così volli che fosse!” – solo questo può essere per me
redenzione».
Julius capì che le
parole di Nietzsche significavano che doveva scegliere la propria vita: doveva
vivere piuttosto che essere vissuto dalla vita. In altre parole, avrebbe dovuto
amare il suo destino.
E sopra a tutto c’era la domanda, così spesso ripetuta da
Zarathustra, se saremmo stati pronti a ripetere precisamente la stessa vita che
avevamo vissuto, sempre e in eterno nei secoli.
Un curioso esperimento del
pensiero; e tuttavia, più ci pensava, più la cosa gli procurava una guida: il
messaggio che Nietzsche ci rivolgeva era di vivere la vita in modo tale da
avere voglia di ripetere la stessa vita in eterno.
Irvin Yalom,
La cura Schopenhauer, Neri Pozza
Editore, Vicenza, 2005.