Non le sopporto,
mi fanno disperare come nient’altro al mondo, le smorfie addolorate di qualcuno
che amo. Farei qualunque cosa per cancellarle. Davanti a una bocca che si
contrae mortificata, a uno sguardo che si perde nell’aria, a un dolore che
prende forma e sfigura un viso a cui voglio bene, mi annullo.
Diego De Silva, Mia
suocera beve, Einaudi, Torino 2010.