Lo spettacolo racconta l'infanzia di un bambino
cresciuto in una famiglia di catto-comunisti nell’Italia degli anni '60 e '70.
Ricorrendo a oggetti quotidiani, a giochi e abiti ormai vintage, la narrazione
va dai cambiamenti del Concilio Vaticano II all'impegno sociale dentro e fuori
la Chiesa.
Con ironia l’attore incarna vari personaggi, da un
giovane catechista del nord Italia, a un ragazzo fiorentino, a un proletario
romano che racconta del padre comunista e di storie di preti che soggiornavano
nella loro casa. E pian piano si fa strada un interrogativo assillante:
perdonare significa permettere che il male resti impunito? Chi perdona è un
vile? Cristo è venuto per liberarmi dal mio peccato. Dal mio. E da quello degli
altri?
Guai
a voi ricchi, Monologo teatrale di Giovanni Scifoni . Vincitore de “I
teatri del sacro” 2011-12.