Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

martedì 24 giugno 2014

VOTI COME ARMI – Mario Lodi (1922-2014)


La condizione dello scolaro somiglia a quella dell’operaio della grande fabbrica. L’operaio lavora alla catena di montaggio senza partecipazione perché la motivazione di quel che fa gli è estranea, egli si sente ed è solo un congegno passivo che non può né creare né decidere, ed ha accettato quel mestiere perché gli occorre la busta paga per sopravvivere.
Lo scolaro, in una scuola autoritaria fondata sui voti, studia perché ci sono i voti. Se strappo i voto dalle mani dell’insegnante, tutto il castello crolla. E’ come strappare le armi alla polizia di uno stato oppressivo.

Mario Lodi, Il paese sbagliato. Diario di un’esperienza didattica, Einaudi, Torino 1995, pp.18-21.
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