Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

sabato 15 settembre 2018

CHE SENSO HA? - Anna Asti



Un’estate a Kampala è l’esperienza che, del tutto impreparata, mi sono trovata a vivere lo scorso agosto. È nato tutto da un incontro, quello con Daniele che mi aveva affascinata parlando della sua esperienza in “Italia Uganda onlus”.

Cosa ci fa una “preside”, come qualcuno ancora mi definisce, a Kampala? Impara!
Impara perché si trova a lavorare in varie scuole così diverse da quelle in cui ha sempre lavorato.

Impara dai bambini della primaria BCK l'accoglienza, il rispetto, il sorriso. Vederli alzarsi al termine di ogni lezione per ringraziare il docente che ha lavorato con loro è un’emozione unica. Sentire che, alla richiesta di descrivere come si sentono quando pensano alla scuola, rispondono felice, sereno, grato è da lasciare senza parole. Niente è noia, niente è scontato. Impara dai ragazzi della secondaria l'impegno, la determinazione, la voglia di costruire un futuro migliore per sé, ma soprattutto per gli altri.

Il contrasto tra la povertà diffusa e la ricchezza interiore è stridente, un po’ come le sensazioni vissute al rientro in Italia. L’inizio dell’anno scolastico porta, per chi come me coordina una scuola, tante situazioni difficili da affrontare: l’inevitabile cambio di docenti, i funambolismi per far quadrare le cose, le lamentele. Potrebbe venire la tentazione di rinunciare a tutto.

Una cosa, però, ci salva sempre ed è chiedersi che senso abbia tutto quello che si fa. Il senso sono loro, sono i bambini e i ragazzi che ogni giorno ci vengono affidati. Che sia in Uganda o in Italia sono loro la bussola che deve orientare il nostro lavoro. Non ci toglierà la fatica, ma sarà il loro sorriso grato ad illuminare le nostre giornate.

Anna Asti, dirigente scolastico

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