È quella vita, la
vita spirituale, che conta. E il primo passo è il più difficile. Si tratta di
staccarsi dalla terra, dalle certezze che abbiamo. Si tratta di evitare la
trappola dell'intelletto. All'intelletto dobbiamo molto. Ci aiuta ad
analizzare, selezionare, giudicare e a estendere il campo del conosciuto. Ma
alla fine? L'uomo può fare grandi scoperte, avanzare enormemente nella
conoscenza, ma qualunque sia il suo progresso, all'orizzonte del conosciuto
troverà sempre lo sconosciuto. E lo sconosciuto sarà sempre più vasto di tutto
ciò che potrà mai conoscere. Allora? Tanto vale affrontarlo, questo sconosciuto.
Ammettiamolo: esiste un mistero e la nostra mente non è capace di risolverlo.
Tiziano
Terzani,
Un altro giro di giostra, p. 534