Nel 1897 una bambina
scrisse al New York Sun dicendo che i
suoi amici le avevano detto che Babbo Natale era una invenzione. Non esisteva.
Voleva che il giornale le dicesse la verità.
E il Sun, con un editoriale che oggi nessun giornalista avrebbe più il coraggio
di scrivere, rispose: «Cara Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono vittime
dello scetticismo dei nostri scettici tempi. Credono solo alle cose che vedono.
Eppure, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste allo stesso modo in cui esistono
l'amore, la generosità, la devozione. E tu sai che queste cose esistono,
abbondano, e sono le cose che danno alla tua vita la sua bellezza e la sua
gioia. Perché le cose più reali sono quelle che né i bambini né i grandi
riescono a vedere».
Tiziano Terzani,
Un altro giro di giostra, p. 237-238