Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

mercoledì 27 novembre 2013

L’ONDA E L’OCEANO – Tiziano Terzani


L'uomo prende per realtà indiscutibile la distinzione fra sé e ciò che percepisce e conosce. Esattamente come fa l'onda, che vede l'oceano come una cosa diversa da sé. Eppure, appena l'onda si rende conto che è fatta d'acqua, che le altre onde sono fatte d'acqua e che l'oceano intero è solo acqua, il suo senso di inadeguatezza, di separazione svanisce.
Così è anche per l'uomo. Non appena l'uomo scopre che lui stesso è la totalità, che non c'è dualità - fra creatore e creato, fra chi vede e ciò che è visto, fra se stesso e dio -, l'uomo si accorge anche che ciò che gli appare come una esistenza separata, in realtà non è tale, perché niente esiste indipendentemente dalla totalità.
Il problema sono io, e io sono la soluzione. Capire questo è la vera liberazione: la liberazione dall'illusione di essere una esistenza individuale, a sé stante, per prendere coscienza della propria perfetta unità col tutto. Individualità significa solo limitazione.
Il punto importante è che l'onda non ha bisogno di diventare l'oceano, deve solo rendersi conto di essere l'oceano. Si è quello che si è. Non c'è da cambiare, c'è semplicemente da capire chi si è.

Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, p. 350
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