La scuola
italiana è stata abbandonata, in questi anni, in una specie di terra di
nessuno. Molto più che ai tuoi tempi, caro don Lorenzo, questa è la verità. E’
difficile resistere alla sensazione di estraneità che comunicano le parole, i
provvedimenti, la quantità di interventi che pure si sono spesi in tutto questo
tempo al suo riguardo.
E’ come se
si fosse imposta l’idea che la scuola è destinata al tramonto e che altre e più
potenti agenzie educative non solo le contenderanno spazio e ruolo, ma con la
loro capacità pervasiva, la loro elasticità, accelereranno il collasso di una
struttura rigida, imponente, elefantiaca, incapace di rispondere in maniera
efficace alle sollecitazioni di un ambiente fluido e in rapida e continua
trasformazione.
Ed è vero:
se la scuola rimane rigida, imponente, incapace di mutare ruolo, sistema e
modi, è davvero destinata al collasso.
Mila Spicola, La scuola s’è rotta, p. 20