«Oggi abbiamo bisogno
di persone che cerchino di comprendere le paure di un adolescente, prima
ancora d'insegnargli qualcosa. E’ questa la funzione del
pedagogo. Quando insegnavo, cercavo sempre di capire i timori dei
miei studenti, proprio perché nella mia infanzia scolastica la paura - di
sbagliare, di non farcela, di non essere all'altezza - ha svolto un
ruolo capitale. E per non far paura agli allievi, dobbiamo evitare
di presentarci come guardiani del tempio, provando invece a
trasmettere loro la felicità che proviamo quando frequentiamo i libri. La
lettura a voce alta è uno dei modi che consente di trasmettere
questo sentimento di felicità, come pure la sensazione di
liberazione che essa procura. Spesso gli studenti sono
convinti che scrittori come Joyce o Proust siano illeggibili.
La lettura a voce alta può servire a dimostrare il contrario».
Intervista
di Fabio Gambaro a Daniel Pennac, La Repubblica, 23 marzo 2013