Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

sabato 25 agosto 2012

3. LA PROMESSA DI GREG - Greg Mortenson


Un villaggio ospitale
Lasciato il pericolo alle spalle, Mortenson si rese conto di quanto fosse stata in pericolo la sua stessa sopravvivenza e di quanto fosse indebolito. Riuscì solo con grande fatica a scendere lungo il sentiero tortuoso che conduceva al fiume e una volta lì, nell’acqua gelida, quando si tolse la maglietta per lavarsi, rimase scioccato dal proprio aspetto. “Le braccia sembravano ridotte a stecchi, quasi appartenessero a qualcun altro” racconta.
Giorno dopo giorno, il nurmadhar osservava le condizioni di Mortenson con attenzione, così ordinò la macellazione di uno dei preziosi chogo rabak, o grandi arieti, del villaggio.
Quaranta persone strapparono dalle ossa del magro animale tutta la carne arrostita, fino all’ultimo brandello, poi spaccarono le ossa con le pietre per affondare i denti nel midollo. Osservando la bramosia con cui la carne veniva divorata, Mortenson si rese conto di quanto fosse rara per la gente di Korphe, che era prossima alla fame.
Greg Mortenson, David Oliver Relin, Tre tazze di tè, Milano 2008, p. 46-47
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