Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

venerdì 27 maggio 2016

OBIETTIVI CHE ARRICCHISCONO LA VITA – Marshall B. Rosenberg (1934-2015)


Se si vogliono definire gli obiettivi in modo reciproco, è importante che gli insegnanti sappiano comunicare con chiarezza in quali modi le vite degli studenti saranno arricchite dal conseguimento di determinati obiettivi. Questo è un punto fondamentale.
L’educazione che arricchisce la vita richiede che le scelte di insegnanti e studenti siano motivate dall’intenzione di arricchire la vita, non dalla paura di ricevere punizioni, né dalla speranza di ottenere premi (voti o borse di studio, ad esempio), né dal fatto che qualche documento afferma che le persone che occupano posizioni di autorità sanno che cosa è meglio per noi.
Allora, sto forse suggerendo che la scuola ideale dovrebbe essere fondata su un totale permissivismo, dove gli studenti studiano quando e come vogliono? Niente affatto.
Secondo me, il modo più chiaro per illustrare la differenza tra educazione volta alla dominazione, educazione permissiva ed educazione che arricchisce la vita è il seguente. Notate come sono definiti gli obiettivi di apprendimento:
·         Nell’educazione volta alla dominazione, gli obiettivi dell’insegnante vengono perseguiti senza che sia necessaria la partecipazione dello studente;
·         Nell’educazione permissiva, gli obiettivi dello studente sono perseguiti senza che sia necessaria la partecipazione dell’insegnante;
·         Nell’educazione che arricchisce la vita, vengono perseguiti soltanto quegli obiettivi che vengono decisi in modo reciproco da insegnante e studente.
Questo processo di definizione reciproca degli obiettivi può cominciare con una raccomandazione dell’insegnante, che suggerisce una materia di studio e descrive quali bisogni pensa che lo studente soddisferà se sceglierà di studiarla. Se lo studente vede il valore di questa proposta ed è d’accordo, gli obiettivi reciproci sono stati definiti. In alternativa, lo studente può suggerire un’area di studio che l’insegnante condivide.
Marshall B. Rosenberg, Educazione che arricchisce la vita, Edizioni Esserci, Reggio Emilia 2005, p. 100-101


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