O forse la chiamata non è stata così
vivida, così netta, ma più simile a piccole spinte verso un determinato
approdo, mentre ci lasciavamo galleggiare nella corrente, pensando ad altro.
Retrospettivamente, sentiamo che era la mano del destino.
James Hillman, Il codice dell’anima, Adelphi, Milano
1997, p. 17.