Ricevere dai
genitori i figli in consegna per educarli mi ha sempre dato un senso di
sgomento. Anche stamane mi chiedevo: se questi genitori fossero liberi di
scegliere la persona che educherà il proprio figlio come sono liberi di
scegliersi il medico, il sarto, il parrucchiere, l’assicuratore, verrebbero da
me? In una scuola che avesse come fine la formazione integrale e senza traumi
del fanciullo, la scelta del maestro, o meglio dell’indirizzo pedagogico, dovrebbe
essere il primo argomento da discutere fra genitori e insegnanti all’atto
dell’iscrizione. Invece non se ne parla nemmeno, come se la scuola fosse la
proprietaria dei bambini.
Mario Lodi, Il
paese sbagliato. Diario di un’esperienza didattica, Einaudi, Torino
1995, pp.18-21.