Dicono che un giorno
Nasreddin bussò alle porte del cielo degli illuminati.
“Chi è?” chiesero da
dentro.
“Sono io” disse
Nasreddin. “Apri”.
“Non c’è posto per
te, vattene”.
Nasreddin insistette.
“Chi è?” chiesero
nuovamente da dentro.
“Sono te” disse Nasreddin.
“Apri”.
“Se davvero sei me,
sei già da questa parte, e quindi non serve aprire. Vattene”.
Per la terza volta
Nasreddin bussò.
“Chi è?” si sentì
domandare.
“Siamo noi” disse
Nasreddin. “Io e te. Apri”.
“Non c’è spazio per
tutt’e due, vattene” .
Per l’ultima volta
Nasreddin bussò.
“Chi è?” fu
nuovamente la domanda.
“Non lo so” disse
Nasreddin.
E la porta si aprì…