Quando si
tratta di impegnarmi lungo un percorso, di prendere una decisione, la gioia
serve evidentemente da guida. Ascoltarla, vuol dire spesso andare contro me
stesso, contro i capricci e i desideri superficiali. E’ la gioia che mi ha
portato verso lo svezzamento e Dio solo sa quanto mi costa! Mentre alcuni
timori o desideri superficiali vorrebbero spingermi a ogni costo verso qualcosa
di facile, la gioia esige uno sforzo e mira sempre a qualcosa di più autentico.
In maniera più
sostanziale, ascoltare i suoi appelli significa resistere alla paura, agli
automatismi, talvolta anche alle sirene del piacere.
Se la
tristezza logora, la gioia dona le ali, moltiplica la forza che serve per
rispettare i suoi comandi.
In ogni caso,
nessuna liberazione è possibile senza gioia.
Alexandre
Jollien, Il
filosofo nudo, p. 41