La gioia
dipende da una semplicità pura, senza zavorre, in virtù di un’adesione sobria
ma completa all’esistenza.
Accettare,
accettare, accettare! La gioia dipende dal non-rifiuto.
Se la gioia
proviene dall’adesione al reale, essa richiede che io accolga ogni aspetto
della vita.
La gioia
proviene da una adesione che, al suo grado più elevato, accetta l’imperfezione del mondo.
Alexandre
Jollien, Il
filosofo nudo, p. 38, 44, 45