Pensare
che la gioia si palesi solo al termine del cammino vuol dire ritardarla di
continuo e privarsi crudelmente dei frutti che essa offre in abbondanza. Essa è
l'unico bagaglio che devo portare con me. Spesso sacrifico il piacere del
cammino per tenere in mente una destinazione ideale e troppo lontana: “Quando
avrò realizzato questa cosa sarò felice!” mi dico.
Come
assaporare la gioia nel presente? Come smettere di vivere come se si fosse
sempre in una fase preparatoria?
Alexandre Jollien, Il filosofo nudo, p. 32