Impara
innanzi tutto a gioire, Lucilio mio. Non voglio che ti manchi mai la gioia.
Voglio, però che ti nasca in casa: e nasce, purché scaturisca dall'intimo.
Le
altre forme di contentezza non riempiono il cuore; rasserenano il volto, ma
sono fugaci, a meno che tu non giudichi felice uno che ride.
L'animo
deve essere allegro e fiducioso ed ergersi al di sopra di tutto. Questa gioia
voglio che tu la possieda: non verrà mai meno, una volta che tu sappia da dove
derivi.
Lucio
Anneo Seneca (4 a.C.
– 65), Lettere a Lucilio