Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

martedì 5 febbraio 2013

L'ALLIEVO GIAPPONESE - Eugen Herrigel (1884-1955)



L'allievo giapponese porta con sé tre cose: buona educazione, appassionato amore per l'arte da lui scelta e venerazione incondizionata del maestro. Fin dai tempi più antichi il rapporto maestro-allievo fa parte dei legami fondamentali della vita e investe perciò il maestro di una grande responsabilità, che va molto al di là dei limiti della sua materia.
All'inizio allo scolaro non si richiede che una coscienziosa imitazione di ciò che il maestro esegue davanti a lui. Alieno da lunghe istruzioni e spiegazioni, questi si limita a brevi cenni e non si aspetta che l'allievo ponga domande. Egli assiste tranquillamente agli incerti tentativi senza ripromettersi autonomia e iniziativa, e ha la pazienza di attendere la crescita e la maturazione.
L'uno e l'altro non hanno fretta, il maestro non spinge e l'allievo non corre.
Eugen Herrigel, Lo zen e il tiro con l’arco, (1948), p. 58
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