Potete fermare un
qualsiasi cittadino kirghiso che vi passa accanto e vi dirà in pochi minuti
quelle informazioni essenziali che consentono alla macchina umana e sociale di
funzionare bene.
L’ho fatto e un
buon kirghiso si è seduto accanto a noi e ha elencato i fondamentali bisogni e desideri
di un essere umano, sotto ogni latitudine, a tutte le età, indipendentemente
dalla sua estrazione sociale.
“Per funzionare
bene il corpo umano deve innanzitutto saper dormire, il che non significa
solo andarsene a letto e chiudere gli occhi. Esiste una vera e propria cultura
del sonno.
Dopo aver dormito
bene, ogni essere umano deve saper mangiare, evitando di
introdurre nell’organismo qualsiasi sostanza estranea ai suoi reali bisogni.
Poi deve saper
lavorare, ma, come ormai qui da noi tutti fanno, lavorare il meno
possibile, non più di tre ore al giorno.
Ogni giorno deve saper
imparare, qualsiasi cosa, ma sempre collegata al desiderio di
conoscere, semplicemente come nutrimento della personalità.
Deve saper
dare, perché dare non è solo uno dei massimi piaceri ma anche un
meccanismo di rinnovamento del pensiero e della personalità.
Poi deve saper
creare, lasciando una traccia di sé e della propria unicità, come dice
un nostro poeta Kirghiso: ‘C’è qualcosa di più sottile e profondo che voltarsi
continuamente a contemplare il cammino percorso, il cammino sul quale, se non
si sono lasciate tracce, si è persa per sempre la vita.’
Poi deve saper
amare e saper fare l’amore, arte qui da noi prima affidata ala caso e
conosciuta solo superficialmente, ora divenuta materia di dialogo e di conoscenza.
Infine è
fondamentale saper vedere quel velo di mistero che copre ogni cosa. Ovvero
saper guardare gli oggetti e le persone che ci circondano ogni giorno, come se
li vedessimo per la prima volta.”
Questi sono dunque
gli otto bisogni e desideri naturali che, una volta soddisfatti, garantiscono a
chiunque una stabile serenità.