Ma è ancor più
indicativo della situazione, guardare al merito di quel che il ministero fa
piovere sulle scuole con le sue circolari. Limitiamoci a un solo esempio: la
certificazione delle competenze per la scuola primaria e il primo ciclo.
Lasciando perdere le elefantiache linee guida, diamo un’occhiata al modello di
certificazione.
La prima cosa che
colpisce è che gli unici livelli di competenza ammessi sono quattro: avanzato,
intermedio, base, iniziale. Quest’ultimo significa: «L’alunno/a, se
opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note». In altri
termini, l’insufficienza è abolita per decreto: non esiste chi non possa
conseguire un livello “iniziale”.
Chi conosca un
minimo la cucina del pedagogismo costruttivista sa che una simile bizzarra
visione corrisponde all’idea di una scuola imperniata sull’idea del “successo
formativo garantito”. Trattasi di una visione discutibile, e mai discussa e
approvata formalmente in alcuna sede. È un autentico abuso che essa passi
coercitivamente attraverso circolari.
Quando poi si passa
all’osservazione del merito delle competenze c’è da trasecolare. Tra le
competenze sociali e civiche spicca la capacità di «collaborare per la
costruzione del bene comune» e l’«osservanza di un sano e corretto stile di
vita». Ma chi, e con quale diritto può definire per decreto cosa sia «il bene
comune» e un «sano e corretto stile di vita»?
Concediamo che il
liberalismo espresso nel celebre aforisma di John Stuart Mill – «ciascuno è
l’unico autentico guardiano della propria salute sia fisica sia mentale e
spirituale» – sia invecchiato. Ma qui siamo fuori da ogni liberalismo, per
entrare in un dirigismo che evoca forme di gestione totalitaria degli
individui. Che dire poi, quando nelle competenze del primo ciclo si prescrive
al soggetto «attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa»,
persino nelle «occasioni rituali nelle comunità che frequenta». In sostanza, il
ministero s’impiccia che lo studente osservi rispettosamente il catechismo
(cattolico), o altri sistemi rituali se di altra religione… Ogni commento
dovrebbe essere superfluo.
Giorgio
Israel,
Blog
di Giorgio Israel, 20 giugno 2015