Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

sabato 23 agosto 2014

LE PAROLE DEL FIGLIO (1) - Paulo Coelho


Nell'antica Roma, all'epoca dell'imperatore Tiberio, viveva un uomo di grande bontà, che aveva due figli: uno era militare e, dopo essere entrato nell'esercito, era stato inviato nelle regioni più lontane dell'Impero. L'altro figlio era poeta e incantava tutta Roma con i suoi versi magnifici.
Una notte, il vecchio fece un sogno. Gli apparve un angelo, annunciandogli che le parole di uno dei suoi figli sarebbero state conosciute e ripetute nel mondo intero, per tutte le generazioni a venire. Quella notte, il vecchio si svegliò pieno di gratitudine, piangendo perché la vita era generosa e gli aveva rivelato una cosa che ogni padre sarebbe stato orgoglioso di conoscere.
Poco tempo dopo, il vecchio morì nel tentativo di salvare un bambino che stava per essere schiacciato dalle ruote di un carro. Poiché si era comportato in maniera corretta e giusta per tutta la vita, salì direttamente in cielo, dove incontrò l'angelo che gli era apparso in sogno.
“Sei stato un uomo buono,” gli disse l'angelo. “Hai vissuto la tua vita con amore e sei morto con dignità. Adesso posso realizzare qualunque desiderio tu abbia.”
“Anche la vita è stata buona con me,” rispose il vecchio. “Quando mi sei apparso in sogno, ho avvertito che tutti i miei sforzi erano giustificati. Perché i versi di mio figlio rimarranno fra gli uomini per i secoli futuri. Non ho nulla da chiedere per me: ogni padre, tuttavia, sarebbe orgoglioso di vedere la fama di qualcuno di cui si è preso cura quando quello era bambino, e che ha educato da giovane. Mi piacerebbe conoscere, nel lontano futuro, le parole di mio figlio.”
Paulo Coelho, L’alchimista, 1988, ed. it. Bompiani, Milano 1995, P. 172-173.

continua domani…
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