Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

domenica 4 maggio 2014

IL PREDICATORE CASY - John Steinbeck (1902-1968)


«Ho deciso che vengo anch'io nel West,» annunciò Casy. «E' mio dovere. Chi sa se posso venire con voialtri, brava gente.» E ammutolì, imbarazzato dall'indiscrezione della propria domanda.
La mamma guardò Tom augurandosi che rispondesse lui, ma quando vide ch'egli non intendeva valersi di questo privilegio che gli spettava, perché uomo, parlò lei:  «Ci onorate. Non posso decidere io, si sa. Gli uomini si consultano stasera, ha detto il babbo, per i preparativi della partenza. Saran tutti qua: lui, il nonno, John, Noè, Tom, Al e Connie. Ma, se abbiam posto, siamo felici di prendervi con noi.»
Il predicatore sospirò. «Vengo ad ogni modo. La situazione è grave. Son stato in giro a vedere, e ho visto le case abbandonate, i poderi abbandonati, tutto il paese è un deserto. Non posso restare. Sento il dovere e il bisogno di andare dove va il popolo. Lavorerò la terra, e forse troverò pace.»
«E predicare, più niente?» domandò Tom.
«Predicare no.»
«E battezzare?» domandò la mamma.
«Nemmeno. Vado a lavorare la terra, ho bisogno di sentirmi prossimo ai miei simili. Non voglio insegnare niente, voglio imparare da loro; ascoltare cosa dicono, ascoltarli quando cantano e quando imprecano e quando fanno all'amore, e sentire la poesia di quel che fanno, e far come loro. Perché tutto quel che fanno, e che prima non capivo, tutto quel che fanno è santo.»
«Amen,» disse la mamma.
John Steinbeck, Furore, Bompiani, Milano 1940, p. 53
Titolo originale: The grapes of wrath, Copyright 1939 John Steinbeck


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