Aldo Valerio Cacco,
prigioniero nei campi di concentramento di Fürstenberg e Nordhausen tra il 1943
e il 1945, grazie al suo clarinetto, con cui suonava Lily Marleen e altre arie
musicali conosciute, riuscì a sopravvivere e a ritornare a casa.
«Qui più il tempo
passa più si allontana la speranza di rimpatriare. Proprio ora entra un soldato
del campo e vuole che suoni: ho suonato circa 20 minuti e per premio mi ha dato
una razione di pane, un pezzetto di burro e 2 sigarette. Meglio di così non
poteva andare. [...] Per adesso il clarino non lo vendo perché è facile che
questa settimana mi porti qualche cosa da mangiare».
Ora è il momento di
mettere nero su bianco il racconto della sua tragica esperienza… per non
dimenticare.
Aldo
Valerio Cacco, Un clarinetto nel Lager. Diario di prigionia
1943-1945, a cura di Patrizio Zanella, Padova 2013
Autore
Valerio Cacco (1924),
soldato dell'Esercito Italiano, catturato dopo l'8 settembre ’43, fu deportato
in Germania e internato nel lager III B di Fürstenberg in Turingia e poi in
quello di Nordhausen. Grazie alla musica e al suo clarinetto, che ancora
conserva, riuscì a sopravvivere e a tornare a casa.
Nel 1985 il presidente
della Repubblica Sandro Pertini gli conferì il diploma d'onore di «Combattente
per la libertà d'Italia 1943-1945», definendolo «internato militare non
collaborazionista».