La scuola, in quanto
contribuisce a far crescere una cultura diffusa, fa bene alla democrazia:
grazie all'istruzione e alla cultura si diviene persone più tolleranti, più
aperte, più sensibili a quei valori di solidarietà cui ci richiama con tanta
forza di convinzione e semplicità Papa Francesco.
Anche questa
cerimonia ci ha ricordato che la scuola concorre a renderci cittadini migliori.
Abbiamo potuto costatare ancora una volta quanto la scuola italiana faccia al
di là dell'insegnare le materie obbligatorie: sensibilizza ai temi della
legalità, ai valori costituzionali, a valori come quelli di rispetto
dell'ambiente e del territorio.
La scuola invita alla
correttezza, alla non violenza, al dialogo, all'apertura nei confronti di chi
vive in condizioni lontane dalle nostre, nei confronti di chi è diverso. La
scuola insegna a vivere in società, a vivere in democrazia, a crescere e ad
aprirsi al mondo.
Un'occasione
importante per questa apertura al mondo è data dalla presenza di studenti di
origine immigrata nelle nostre scuole, perché può sollecitare curiosità per
altre vicende storiche e altre realtà, maggiore comprensione per culture e
costumi diversi. La scuola deve lasciar entrare il mondo nelle sue aule.
Voi studenti imparate
fin da giovani a essere generosi e aperti, e innanzitutto consapevoli di quel
che fa dell'Italia un paese straordinario e di quel che ciascuno di noi deve
dare oggi a un'Italia in difficoltà.
Giorgio
Napolitano, Intervento alla cerimonia di inaugurazione
dell'anno scolastico 2013-2014, Roma, 23 settembre 2013