Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

domenica 12 maggio 2013

UNA STORIA CON LUI - Mariapia Veladiano



Non è vero che si crede oppure non si crede. Si crede e insieme non si crede, sempre. Noi parliamo di «perseverare» nella fede ed è un’eresia. Bisognerebbe vietare questa parola nel codice di diritto canonico.
Giovanni parla di «rimanere» nella fede ma se guardiamo a cosa vuol dire quel verbo che lui usa una decina di volte nel capitolo quindici del suo vangelo troviamo che è lo stesso con cui Gesù all’inizio del vangelo invita i due discepoli di Giovanni a rimanere con lui.
Rimanere vuol dire «abitare», «fermarsi presso» Gesù. Questo è l’unico rimanere possibile per un cristiano. Non stancarsi di restare davanti a Dio anche quando pensiamo di non credere più.
Restare perché abbiamo una storia con lui.

Mariapia Veladiano, Il tempo è un dio breve, p. 182.
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