Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

giovedì 4 aprile 2013

LE PAROLE SONO FINESTRE - Marshall B. Rosenberg



La Comunicazione Non Violenta ci guida nel ripensare il modo in cui esprimiamo noi stessi e ascoltiamo gli altri. Le nostre parole, invece di limitarsi a essere reazioni automatiche, diventano risposte coscienti basate sulla solida consapevolezza di ciò che percepiamo, ciò che sentiamo, ciò che vogliamo.
Quando la Comunicazione Non Violenta sostituisce i nostri vecchi schemi di difesa, rinuncia o attacco di fronte alla critica e al giudizio, arriviamo a percepire noi stessi e gli altri, così come le nostre intenzioni e le nostre relazioni, in una luce nuova. La resistenza, l’atteggiamento di difesa e le reazioni violente vengono minimizzate. Quando ci concentriamo sul fare chiarezza su ciò che osserviamo, ciò che proviamo e ciò di cui abbiamo bisogno, anziché sull’emettere diagnosi e giudizi, scopriamo la profondità della nostra empatia.
Attraverso la sua enfasi sull’ascolto profondo – sia verso noi stessi che verso gli altri – la Comunicazione Non Violenta promuove il rispetto, l’attenzione, l’empatia e genera un reciproco desiderio di dare dal cuore.
Marshall B. Rosenberg, Le parole sono finestre, p. 21-22
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