La Comunicazione Non
Violenta ci guida nel ripensare il modo in cui esprimiamo noi stessi e
ascoltiamo gli altri. Le nostre parole, invece di limitarsi a essere reazioni
automatiche, diventano risposte coscienti basate sulla solida consapevolezza di
ciò che percepiamo, ciò che sentiamo, ciò che vogliamo.
Quando la
Comunicazione Non Violenta sostituisce i nostri vecchi schemi di difesa,
rinuncia o attacco di fronte alla critica e al giudizio, arriviamo a percepire
noi stessi e gli altri, così come le nostre intenzioni e le nostre relazioni,
in una luce nuova. La resistenza, l’atteggiamento di difesa e le reazioni
violente vengono minimizzate. Quando ci concentriamo sul fare chiarezza su ciò
che osserviamo, ciò che proviamo e ciò di cui abbiamo bisogno, anziché sull’emettere
diagnosi e giudizi, scopriamo la profondità della nostra empatia.
Attraverso la sua
enfasi sull’ascolto profondo – sia verso noi stessi che verso gli altri – la Comunicazione
Non Violenta promuove il rispetto, l’attenzione, l’empatia e genera un
reciproco desiderio di dare dal cuore.
Marshall
B. Rosenberg, Le parole sono finestre, p. 21-22