Padre Morand aveva
vissuto le due guerre mondiali, e a questo proposito mi raccontava molti
aneddoti. Eccone uno che mostra bene la sua personalità. Aveva nascosto nella casa
parrocchiale una famiglia di ebrei che fuggiva la Gestapo. Vedendo in
lontananza la polvere sollevata dai mezzi delle SS
che si avvicinavano, ebbe la presenza di spirito di saccheggiare la sua stessa
casa: dopo aver provveduto a nascondere accuratamente la famiglia nel granaio,
rovesciò i mobili e fracassò piatti e stoviglie a terra. Non appena la prima SS varcò la soglia della porta, padre Morand
indicò il caos che lo circondava ed esclamò: "Guardate qui, i vostri
colleghi hanno già perlustrato tutto, non c'è nulla a casa mia".
Grazie alla sua
astuzia e audacia, le SS se ne
andarono e la famiglia fu salva.
Alexandre
Jollien,
Elogio della debolezza, Edizioni
Qiqaion, Magnano (BI)2001, p. 87-88