Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

lunedì 22 ottobre 2012

ANZIANI SENZA CONFINI - Silvano Agosti



“Cosa significa dunque essere anziani qui in Kirghisia?” Chiedo a una coppia, che all’apparenza non sembra superare i cinquant’anni.
“Per noi che ne abbiamo quasi settanta e abbiamo vissuto gran parte della nostra esistenza prima di tutte queste riforme, significa poter godere della vita nella sua massima estensione e pienezza.
Ogni nostra giornata ha ritrovato il sapore dell’infanzia, con tempi e spazi privi di confini. Ce ne andiamo a visitare le case dell’Arte dove vengono custoditi non soltanto i capolavori, ma anche i disegni dei bambini e in questa festa di colori perdiamo i nostri sguardi, poi incontriamo altri anziani venuti da lontano e ci scambiamo i ricordi.
In ogni piazza ci sono i gruppi di lettura, dove i nostri attori, a turno, leggono brani di letteratura.
Non c’è angolo della Kirghisia dove qualcuno non stia giocando e lo spettacolo della vita si svolge incessantemente sotto gli occhi di tutti.
Silvano Agosti, Lettere dalla Kirghisia, dalla Quarta lettera
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