Fra pochi
giorni la scuola riaprirà le proprie porte all’ondata di allegria e di vita,
espressa dai ragazzi con quel loro vociare festoso e incontenibile. Tanto
incontenibile, che la scuola sembra inadatta ad accoglierlo, troppo piccola,
troppo angusti i suoi spazi, a volte troppo distratta o lontana dai pensieri
dei suoi alunni.
Ma è di
questa vita, di questi pensieri e di questi sogni che siamo chiamati a
occuparci.
Siamo
chiamati anzitutto a far tacere le nostre pretese e preoccupazioni per
ascoltare quello che i ragazzi hanno da dirci, quello che portano a scuola, a
volte come un peso, a volte come una gioia.
Siamo
chiamati a guardarli negli occhi, perché abbiano la certezza di essere accolti
nella loro singolarità, come essere unici e irripetibili, come un’occasione di
speranza e di futuro per il mondo che attende.
Insieme a
loro intraprenderemo l’impegno a costruire una comunità dove si studia e si
lavora insieme, dove si scoprono cose importanti e attuali, dove si cresce come
persone e come gruppo, dove si capisce un po’ alla volta che cosa ci rende
speciali e può realizzare un progetto di vita.
In questo
ambiente i ragazzi impareranno ad avere cura di se stessi e degli altri, ad
essere sensibili all’attualità che li circonda; impareranno a conoscere, a
fare, a costruire; si renderanno conto dell’importanza dell’impegno, della
responsabilità, della costanza, della fiducia; saranno accompagnati a superare
le proprie difficoltà, ad accettare qualche limite, a valorizzare il meglio in
se stessi e negli altri.
Se qualcuno
ritenesse che questi sono solo sogni e pretese irraggiungibili, si può
riflettere sulla sperimentata esigenza dei giovani di crescere con riferimento
a orizzonti grandi, importanti, a valori capaci di motivare un impegno, di
sostenere una fatica, di allargare l’esperienza.
Così
accoglieremo i nostri alunni all’ingresso dei cancelli e all’inizio di una
nuova avventura: sapranno leggere loro per primi, nei nostri occhi, se sono
credibili le promesse e gli impegni che ci assumiamo.
Rocco Bello,
dirigente IV IC Padova