Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

mercoledì 11 gennaio 2012

DI BUON PASSO - Andrea Bocconi


Partire ora. Partire da solo. Partire a piedi.
Voglio conoscere questa terra dove vivo. E la conoscenza di una terra si fa con i piedi, che in questo caso hanno almeno la stessa importanza della testa.
Anche io sarei andato alle sorgenti della mia civiltà, a vedere dove nasce l’Arno, dove sgorga il Tevere. E poiché per queste terre ha molto camminato il più simpatico dei santi, Francesco, avrei cercato le sue tracce nei cammini che portano agli eremi.
A piedi. Sì, a piedi. Da casa a casa, passando per tanti posti che mi attraggono e per altri che ancora non so. Sono abbastanza anziano per apprezzarlo e abbastanza in forze per poterlo fare.
Seguendo le istruzioni di un libro per pellegrini, ho messo tutto in terra davanti allo zaino e mi ripropongo di fare una selezione feroce. “Lasciare a casa tutto il superfluo” è l’imperativo, perché “nello zaino tutto pesa”, scrive l’autrice con lapalissiana saggezza.
Del resto va bene anche come prescrizione esistenziale, bisogna praticare la semplicità, la rinunzia e la leggerezza.
E’ un anno che penso a questo viaggio, l’ho difeso contro tutti, soprattutto contro me stesso; un lungo periodo vuoto nell’agenda mentre il mondo lavora. E ora vado, me lo devo.
Comincio a passare dai campi, dove scopro quanto i cani detestino ogni tipo di estraneo che anche vagamente si avvicini al loro territorio. Provo tutte le tecniche, dall’indifferenza allo sguardo di sfida ai pensieri di pace, ma il risultato è lo stesso: nullo. Continuano ad abbaiare anche quando sono già passato, ottuse sentinelle.
[All’ex-convento di Sargiano]. “Posso mettere la tenda nel vostro terreno?”. “No, il nostro presidente non vuole” dice con accento lombardo.
E’ gentile, si capisce che gli dispiace.
“Grazie lo stesso, la metterò più in là”.
E’ importante che impari a prendere un no come risposta senza alcuna avversione. Chi chiede riconosce il suo bisogno, e non gli è riconosciuto alcun diritto per questo.
Lascio un centesimo in una ferita di un albero a cui ho legato la tenda. Sono grato.

Andrea Bocconi, Di buon passo, p. 11-29 passim
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