Se è così, se c’è
una responsabilità anche da parte della scuola, allora il nostro sottile
disagio può trasformarsi in profonda inquietudine e farsi voce chiara e
argomentata nelle molte analisi di insigni studiosi che diagnosticano
l’incapacità della scuola - di questo modello scolastico - di rispondere tanto
ai bisogni dei bambini e dei ragazzi, quanto alle esigenze di una società e di
una cultura in profonda trasformazione, una modernità non più tradizionale, ma
liquida, ad un tempo frammentata e globale.
La scuola è chiamata
a ripensarsi in modo radicale, a mettere in crisi pratiche consolidate,
impostazioni e strutture sedimentate, atteggiamenti e comportamenti
assodati: non ci pare possibile che nei
prossimi decenni possa ancora sopravvivere questo modello nato più di un secolo
fa, e che già autori come Dewey, Montessori, Claparede, Steiner, Freinet in
modo profetico, nella prima metà del ‘900, mettevano in discussione.
Marco Orsi,
A scuola senza zaino, Erickson,
Trento 2006