Quando gli
obiettivi sono misurabili e definiti reciprocamente, gli studenti sono più
motivati a raggiungerli rispetto a quando gli vengono imposti.
Secondo me, l’apatia
che caratterizza molti studenti è in gran parte dovuta alla mancanza di
motivazione verso il raggiungimento degli obiettivi per cui stanno lavorando.
Oltretutto, molto spesso gli studenti non sono nemmeno consapevoli di quali
siano questi obiettivi. […]
Credo sia un errore
iniziare un corso prima che l’insegnante sia convinto del fatto che ciascuno
studente è motivato a raggiungere un obiettivo. Inoltre, anche i problemi
disciplinari si riducono notevolmente. Prevedo molti meno problemi di
controllo, tanto più gli scopi di studenti e insegnanti coincidono.
Marshall
B. Rosenberg, Educazione che
arricchisce la vita, Edizioni Esserci, Reggio Emilia 2005, p. 121