Quando gli
obiettivi sono misurabili e definiti reciprocamente, gli studenti e l’insegnante
non sono costretti a studiare cose irrilevanti.
Nel mostrare agli studenti
come certi obiettivi potranno arricchire le loro vite, l’insegnante potrà
accorgersi che parti del programma, in effetti, non vanno incontro ai bisogni
degli studenti. Magari erano rilevanti nel momento in cui il programma era
stato definito – cinquant’anni fa – ma ora non lo sono più.
Marshall
B. Rosenberg, Educazione
che arricchisce la vita, Edizioni Esserci, Reggio Emilia 2005, p. 121-122