Quando gli
obiettivi sono misurabili e definiti reciprocamente, gli studenti diventano
meno dipendenti dall’insegnante. Infatti, se gli studenti sanno quali sono gli
obiettivi e come possono valutare se li hanno raggiunti, è talvolta possibile
che li raggiungano senza l’aiuto dell’insegnante. Al contrario, se gli
obiettivi rimangono chiusi nella mente dell’insegnante, gli studenti non hanno
altra scelta che aspettare passivamente di ricevere indicazioni da lui.
Marshall
B. Rosenberg, Educazione
che arricchisce la vita, Edizioni Esserci, Reggio Emilia 2005, p. 119